Madflyhalf's Blog



NE TRAVAILLEZ JAMAIS

Living is easy with eyes closed
Misunderstanding all you see

Di fronte alle avversità della vita, chi ne sa di calcio dice "la palla è rotonda". Chi ne sa di rugby s’incazza!



Uno che non ride mai, non è una persona seria
Fryderyk Chopin

Sunday, February 25, 2007

Such a rainy, rainy day...

-"I'm looking for... ehm... E... mmm... Eng... England?"
-"Sorry, I don't know."

:D :D :D

Some people can fly...

they used to wear green...


The fields of Athenry

By a lonely prison wall, I heard a young girl calling
"Michael, they have taken you away,
For you stole Trevelyan's corn,
So the young might see the morn.
Now a prison ship lies waiting in the bay."

Low lie the fields of Athenry
Where once we watched the small free birds fly
Our love was on the wing
We had dreams and songs to sing
It's so lonely round the fields of Athenry.


By a lonely prison wall, I heard a young man calling
"Nothing matters, Mary, when you're free
Against the famine and the crown,
I rebelled, they cut me down.
Now you must raise our child with dignity."

Low lie the fields of Athenry
Where once we watched the small free birds fly
Our love was on the wing
We had dreams and songs to sing
It's so lonely round the fields of Athenry.


By a lonely harbor wall, she watched the last star fall
As the prison ship sailed out against the sky
For she lived to hope and pray for her love in Botany Bay
It's so lonely round the fields of Athenry.

Low lie the fields of Athenry
Where once we watched the small free birds fly
Our love was on the wing
We had dreams and songs to sing
It's so lonely round the fields of Athenry.

Thursday, February 15, 2007

L'azione perfetta

La Coppa del Mondo di Rugby del 2003 è stata vinta dall’Inghilterra, l’Inghilterra dei gladiatori Wilkinson, Dallaglio, Johnson, Robinson e diretta dal mostro di know-how tecnico tattico, circondato anche da agenti dell MI-6, Clive Woodward.
Quella nazionale andò in Australia, seguita da quasi 40000 tifosi, con un solo obiettivo:
Vincere.

Niente bel gioco.
Niente mete.

Hai un vantaggio competitivo:
Wilkinson e il suo piede.
La Tattica.

La strategia consiste nel garantire all’organizzazione questo VC, in questo caso, macinare gioco per un piede infallibile, applicando alla perfezione la tattica.
Non dovevano fare nient’altro, e poco più hanno fatto, ma quello che hanno fatto è stato perfetto.
La dimostrazione è in quell’ultima azione della finale contro l’Australia, tra il 18° e il 20° minuto del secondo tempo supplementare.
Per me, è chiaramente l’azione perfetta, non particolarmente spettacolare, se non nella sua sola fase finale (il drop di Wilkinson). Fin lì è proprio brutta, ma guardandola con occhi ben attenti... beh...
Guardiamola e parliamone.

Il filmato parte con palla Australiana, davanti alla propria linea di meta, Gregan apre il pallone a Rogers, che calcia fuori. Deve buttarla il più lontano possibile, ma, ahimè, non ce la farà.
La palla esce 5/6 m fuori dalla linea dei 22m e l’Inghilterra batte la rimessa laterale.
Lancia Thompson, e lancia lungo, sul fondo del touch per Neil Back, per spostare subito il gioco al centro del campo; Back lancia giù la palla a Dawson (n°9) che serve Wilkinson, che a sua volta, lancia Mike Catt con angolo stretto, contro la difesa australiana, impegnando Larlkham (10), Flatley (12) e Smith (6).
Catt entra con angolo stretto perché favorisce il mantenimento della palla, avvicinandosi ai compagni che devono aiutarlo: Back (7), Rowntree (1), Leonard (17) e via via gli altri.
Sono esattamente in mezzo al campo, già in una buona posizione per un tentativo per i pali.
Calma.
Si piazzano intorno alla ruck (facendo un furbo tagliafuori) Back, Kay (quello alto) e Thompson (2). Dallaglio (8) passeggia lì vicino, tenendo comunque qualche occhio su di sè.
Dawson ha quasi le mani sul pallone, il telecronista dice "Wilkinson is right back in the pocket..." che vuol dire "Wilkinson è esattamente dietro la ruck" (appunto la tasca più protetta per calciare).
Da tradurre, Wilkinson è pronto per il drop.
Gregan, n°9 dell’Australia, indica già da difensore chi andrà a prendere (probabilmente proprio Wilkinson); George Smith, dall’altra parte del raggruppamento subito dopo i due gialli spilungoni col casco è addirittura "sui blocchi di partenza" per mettere a Wilkinson più pressione possibile.
Anche i due col caschetto stanno guardando là.

E qui succede la cosa che nessuno si aspettava.
Dawson, invece che servire Wilko, fa una finta e prende il buco, strettissimo al raggruppamento "...And Dawson tries to get away" poi viene ovviamente fermato, ma è l’Inghilterra che avanza e che fa meno fatica, quindi palla mantenuta, e ci si è avvicinati di 6/7 metri ai pali.

Altro raggruppamento, Dawson è sotto, perciò è Back che si propone di mettere le mani sulla palla e servire Wikinson.

Non è il suo lavoro. È di Dawson. Wilkinson deve avere l’assistenza migliore, e solo il n° 9, il mediano di mischia, in quel momento gliela può dare. Credetemi, conta un casino.

Inquadratura a campo largo:
Wilkinson è quello quasi perpendicolare al raggruppamento, indietro una decina di metri, piegato, che probabilmente sta urlando "Fate un’altra fase".
L’Australia sta mettendo pressione anche a chi sta per passare la palla, così, Martin Johnson, il capitano, si avvicina e si fa servire un pallone, andando ad impattare la difesa, praticamente 50 cm di fianco alla ruck.

Serve a niente. O quasi. Calma.

Quel "O quasi" vuol dire che serve solo per una cosa: far rialzare Dawson e permettergli di mettere in mano a Wilko un pallone pressoché perfetto.
Raggruppamento, Dawson si rialza da quello prima (è quello coi guantini) arriva Robinson da dietro per dare una mano.

Difesa australiana:
Tutti guardano Dawson, con le gambe e le spalle che però puntano invece Wilkinson.
Pressione, è l’unica cosa che possono fare e la possono fare solo nel momento in cui Dawson mette le mani sul pallone e lo tira fuori da quella selva di gambe, piedi, braccia e culi che è un raggruppamento, solo in quel momento si può montare a difendere.

Dawson è pronto, la palla è lì, la vedono tutti.
Si piega e... con le braccia fa la finta, toccando per terra, e facendo partire per 2 passi i difensori.
Che però non possono farlo, l’arbitro, il mitico Watson, glielo dice di indietreggiare, gli fa anche il cenno con le mani.

Nel momento in cui loro fanno un passo indietro, Dawson ha già fatto partire il passaggio, rubando alla difesa anche solo mezzo secondo, mezzo secondo in meno di pressione su Wilkinson e il suo calcio.

Il resto è storia.

"Jonny Wilkinson... He’s got it!"

Sono sicuro che ogni singolo attimo di questa azione è stato maniacalmente e perfettamente pianificato, non ci sarebbe stato altro modo per vincere quella partita, contro un'Australia che ha dato tutto.
Odio l’Inghilterra, ma quella, allora, era la squadra perfetta.